Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Buca della Cava Bassa - Carcaraia

Ramo dei Lunensi ed oltre


Con gli amici del Gruppo Spelologico Lunense, oltre il Ramo dei Lunensi, attraverso una finestra, un traverso e un pozzo da 80.

Le esplorazioni in Carcaraia proseguono sempre e con regolarità, su fronti diversi e con la partecipazione di diversi gruppi.

Il complesso ha oltrepassato da tempo i 70 km di sviluppo topografico e continua ad inghiottire rotoli di corda: insomma, tende a crescere.

La salita verso il Buco sopra la Cava Bassa di Carcaraia è decisamente calda, per quanto non impegnativa.

In cima al Bucone però l’aria è fredda: incredibile, in questi mesi. In effetti, là in fondo, 70 m sotto, c’è un bello strato di neve ghiacciata.

Scendiamo e ci infiliamo nel passaggio che a suo tempo ha seminato malinconia (in chi non l’ha trovato) e ora, semplicemente, è una più agevole porta per il fronte esplorativo del complesso.

Anziché scendere verso il Pozzo delle Api, oltrepassiamo il Ramo dei Lunensi e, armando (non io) un traverso su un P50, oltrepassiamo una finestra che era stata avvistata la settimana prima dai Lunensi e non solo.

Finito il traverso, si apre una nuova  risalita da 80. In cima continua in una diaclasi con aria fredda… ma abbiamo finito le corde.

Dalle temperature, che oscillano tra 4°C e 3.5°C, sembra che ci siano però molti altri arrivi d'aria.

Come aveva scritto Badino, "la struttura della grotta – lì si parlava del Saragato - è veramente “fine”, con forti correnti d’aria di provenienza diversa che si mescolano” (Giovanni Badino).

Quasi ogni settimana l’esplorazione continua, ad opera di questi modesti, pazienti, magici speleologi, che – valore aggiunto – all’andata lasciano nell’Aria Ghiaccia le birre in fresco per il ritorno




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